FAQ

In generale

Quali formazioni base e continue sono disponibili nel settore del riciclaggio e nell'economia circolare?

Forte di un ampio partenariato, Swiss Recycling è in grado di offrire un'offerta di formazione pratica per la gestione dei rifiuti urbani.
Qui trovate tutte le informazioni relative all‘incontro informativo, al corso specialistico e a quello di diploma .( www.http://www.swissrecycling.ch/it/formazione-continua//)
 

Apprendistato di 3 anni di riciclatore AFC
www.r-suisse.ch
 

Attestato professionale
www.rohstoffaufbereiter.ch
 

Corsi di diploma CAS 
www.werz.hsr.ch
 

Nella Svizzera occidentale

Studio di Scienze e ingegneria ambientale «EPFL»

https://www.epfl.ch/education/bachelor/fr/programmes/sciences-et-ingenierie-de-l-environnement/

Istituto di scienze ambientali
https://www.unige.ch/environnement/fr/

Scuola universitaria professionale della Svizzera occidentale
https://www.unige.ch/environnement/fr/

Appuntamenti di consultazione «Canton Vallese»

https://www.vs.ch/fr/web/osp

Ulteriori formazioni, studi e idee per lavori progetto
https://www.circular-economy.swiss/wissen/studium/

Perché i materiali riciclabili non possono essere depositati tutti in un unico luogo?

Attraverso la separazione alla fonte, ossia la raccolta differenziata, è possibile risparmiare laboriosi processi di smistamento dei materiali e garantire un riciclaggio di grande valore. La logistica di ritiro varia, dal punto di vista economico ed ecologico, a seconda delle differenti frazioni della raccolta differenziata, il che comporta anche luoghi di destinazione diversi per i vari materiali. Tuttavia, sono sempre più numerosi i centri di raccolta e riciclaggio che accettano tutte le frazioni. Per trovare velocemente il punto di raccolta più vicino, consultate la Recycling Map.

Perché non si raccolgono tutte le frazioni mischiate insieme?

Una raccolta mista comporta sempre una reciproca contaminazione, nota anche come contaminazione incrociata. La presenza di residui, come liquidi o resti alimentari, riduce la qualità delle singole frazioni e può far sorgere problemi negli impianti di vagliatura, come nel caso di cocci di vetro presenti nella frazione delle bottiglie per bevande in PET. Inoltre, ogni operazione supplementare di smistamento e vagliatura aumenta i costi e il consumo di energia. Contemporaneamente si constata una riduzione della quantità di materiale recuperato e, si conseguenza, della quantità di materie prime secondarie ottenute.

Cosa si intende per gerarchia dei rifiuti?

La gerarchia dei rifiuti riguarda l’ordine di priorità con cui vengono definite le fasi relative alla gestione dei rifiuti. L’ordine di base è il seguente: prevenzione – riciclaggio – smaltimento. L’Unione Europea ha definito 5 livelli in ordine di priorità:

  1. Prevenzione
  2. Preparazione per il riutilizzo
  3. Riciclaggio (dei materiali)
  4. Recupero di altro tipo (di energia, di calore)
  5. Smaltimento

     

    Accanto alle priorità gerarchiche, l’UE definisce anche gli obiettivi in termini di volumi per ogni singolo livello. Entro il 2020 si dovrà riciclare dal 50% al 70% dei rifiuti prodotti (a seconda del tipo).

    Gli impianti di incenerimento con un grado di efficienza definito (65% per i nuovi impianti e 60% per i vecchi impianti) appartengono al 4° livello gerarchico.

    Fonte: Direttiva UE sui rifiuti

    Cosa significano i simboli a triangolo con numeri sugli imballaggi?

    Questi pittogrammi indicano le proprietà del materiale e non forniscono necessariamente informazioni sulla riciclabilità dell'imballaggio o del prodotto. Per sapere con certezza se un imballaggio o un prodotto può essere riciclato nella frazione appropriata, prestare attenzione ai pittogrammi di Swiss Recycling (linkaggio dei pittogrammi).

    Che cos’è, cosa disciplina il “Grüne Punkt” (punto verde)?

    Innanzitutto: in Svizzera la denominazione “Grüne Punkt” (punto verde) non ha alcun significato. In altri paesi (p. es. in Germania) indica gli imballaggi per i quali è stata pagata una tassa imposta dalla legge. Questo simbolo non vuol dire che l’imballaggio può essere riciclato materialmente.

    Dove trovo altro materiale informativo?

    Date un'occhiata alla nostra rubrica Sapere, dove troverete maggiori informazioni relative alla bussola del riciclaggio (link). Proponiamo inoltre materiale scolastico gratuito (link) nonché poster informativi adatti. Qui trovate anche una documentazione scolastica sull’economia circolare (link).

    Perché non si inceneriscono tutti i rifiuti negli inceneritori per rifiuti urbani?

    Attraverso il riciclaggio si conserva l’energia grigia – ossia la quantità di energia necessaria per la produzione, il trasporto, lo stoccaggio, la vendita e lo smaltimento di un prodotto. L’energia utilizzata per la produzione, vale a dire il “bagaglio energetico” di un prodotto, p.es. per passare dalla bauxite all’alluminio, viene quindi riutilizzata e non liberata in ambiente sotto forma di CO2. In un’epoca in cui le risorse e le materie prime diventano sempre più scarse, cresce progressivamente l’utilità del riciclaggio. Per maggiori informazioni in proposito, consultate le nostre Note informative.

    Qual è il modo migliore per cercare il punto di raccolta più vicino? Dov'è il punto di raccolta più vicino?

    Consultando la  Recycling Map  potrete trovare rapidamente e agevolmente i vari punti di raccolta dei dintorni. Questa funzione è disponibile anche sotto forma di  App .

    Che cosa significano le abbreviazioni CRA, TRA e TSA?

    CRA significa contributo di riciclaggio anticipato, TSA tassa di smaltimento anticipata e TRA tassa di riciclaggio anticipata. Il contributo di riciclaggio anticipato è il pendant delle tasse statali TRA e TSA. La TRA viene riscossa per le lampade e i prodotti per l’illuminazione, mentre la TSA si rileva per il vetro e le pile/batterie. Il CRA si applica alle bottiglie per bevande in PET, gli apparecchi elettronici ed elettrici, nonché alle confezioni di alluminio e di acciaio. Questi contributi/tasse, quale parte integrante del prezzo pagato dal consumatore per il prodotto da smaltire successivamente, servono a finanziare un riciclaggio rispettoso dell'ambiente e uno smaltimento corretto dei rispettivi prodotti.

    I principali errori

    Posso bruciare i rifiuti anche nel mio caminetto, anziché portarli in un impianto di incenerimento di rifiuti urbani (IIRU)?

    I rifiuti non possono in nessun caso essere bruciati nel caminetto o nel giardino di casa. Il fuoco di un caminetto che brucia rifiuti sprigiona gas di combustione tossici e aggressivi. Con questo processo si liberano, ad esempio, diossina (il veleno di Seveso) e furano, due sostanze altamente pericolose per la salute.

    Diversamente dal caminetto di casa, gli IIRU sono equipaggiati con moderni sistemi di depurazione dei gas di combustione, con filtri elettrici e torri di lavaggio ad umido. Bruciando i rifiuti in casa si mette in pericolo la propria salute e l’ambiente circostante, oltre ad incorrere in una denuncia penale e una sanzione pecuniaria.

    Negli impianti di incenerimento occorre aggiungere (visto che la carta viene raccolta separatamente) petrolio o gas per far bruciare bene i rifiuti?

    No, per una corretta combustione all’interno degli impianti di incenerimento dei rifiuti urbani (IIRU) non è necessario aggiungere né petrolio né gas. I rifiuti hanno un potere calorifico medio di circa 11.000 kJ/kg, che corrisponde all'incirca al potere calorifico della lignite. Una volta accesi, i rifiuti bruciano per autocombustione con un bilancio energetico positivo. Anche l’opinione ampiamente diffusa che gli IIRU necessitino di un grande bruciatore per il loro riscaldamento è altrettanto falsa. Gli IIRU hanno un piccolo bruciatore, che serve soltanto per dare fuoco ai rifiuti (e per distruggere la diossina durante l’ avvio).

    C’è bisogno di vetro negli impianti di incenerimento per rifiuti urbani (IIRU)?

    È una domanda che si sente ripetere spesso ma la risposta è no: il vetro usato ha un punto di fusione di 1580 gradi Celsius. L’inceneritore funziona invece ad una temperatura di soli 800 gradi Celsius circa. In ogni caso la temperatura di esercizio dell’inceneritore è notevolmente inferiore al punto di fusione del vetro usato. Il vetro usato è composto in gran parte di sabbia di quarzo e non brucia. Se una bottiglia di vetro finisce nell’inceneritore insieme al sacco della spazzatura, si frantuma completamente e i cocci finiscono con le scorie della spazzatura nella discarica per le scorie, occupando spazio e creando spese.

    Anche per quanto riguarda la gestione della combustione la presenza di vetro nella spazzatura presenta solo svantaggi. Dal momento che il vetro immagazzina calore, lo sottrae al processo di incenerimento e questa energia finisce poi nel sistema di depurazione a umido. Gli IIRU non hanno bisogno del vetro né per migliorare la qualità delle scorie, né per “purificare” la griglia di combustione, come si suppone spesso e a torto. Negli impianti di incenerimento la materia prima riciclabile del vetro si perde.

    La plastica è «nociva» e dovrebbe quindi essere evitata?

    La materia sintetica offre sia vantaggi che svantaggi. È infatti leggera, malleabile, resistente alle temperature elevate e adattabile nell’impiego. Tutte proprietà che permettono , per esempio, di risparmiare CO2 al trasporto(logistica ottimizzata). E non è tutto; la funzione protettiva dell'imballaggio di plastica è decisiva anche per quanto riguarda la durata di conservazione di un alimento (riduzione dei rifiuti alimentari).
     

    Gli imballaggi di carta sono migliori di quelli di plastica?

    La carta non è di per sé meglio della plastica. È importante confrontare le applicazioni specifiche. La plastica è molto leggera e serve quindi una quantità minima di materiale. La carta è di base biologica e quindi sostenibile. Per la sua produzione servono però acqua ed energia.

    Gli imballaggi sono inutili?

    Una volta utilizzato il contenuto, gli imballaggi si rivelano superflui per il consumatore. Fino ad allora, però, rivestono diverse funzioni. Proteggono i prodotti, ne facilitano la gestione, trasmettono informazioni e permettono di ottimizzare la logistica (trasporto e conservazione).

    Vetro

    Quante volte può essere fuso il vetro usato?

    Il vetro usato può essere fuso infinite volte. Da 1 chilo di vetro usato si ricava un chilo di vetro nuovo. Non si perde nulla. 

    In quale scomparto/foro vanno gettati gli imballaggi in vetro blu, rosso o di colore indefinibile?

    Questi imballaggi in vetro vanno gettati nello scomparto verde. 

    Di cosa occorre tener conto quando si gettano bottiglie e vasetti per conserve in vetro?

    Occorre togliere tappi e coperchi e separare il vetro per colore: verde, bianco e marrone. Imballaggi in vetro di altro colore vanno gettati insieme al vetro verde. Specchi, bicchieri, pirofile da forno, vetri di finestre e finestrini di automobili non vanno gettati nel contenitore per il vetro usato. Per quanto riguarda queste frazioni, consultate il calendario del riciclaggio per sapere come vanno smaltite.

    Vale la pena separare il vetro in base al colore o le bottiglie vengono comunque mischiate tutte insieme dopo la raccolta?

    La separazione del vetro per colori è molto importante per il riciclaggio. Permette di raggiungere una maggiore qualità al riutilizzo e il prezzo di mercato del vetro separato per colore è più alto.

    Ho visto un trasportatore svuotare tutti i bidoni di raccolta separati per colore in un solo camion, perché?

    I camion che svuotano i contenitori per la raccolta del vetro sono appositamente attrezzati. Il vano di carico dispone, infatti, di pareti divisorie che non sono visibili dall‘esterno. Ciò permette di svuotare il vetro separato per colore nei rispettivi "scomparti" e trasportato al riciclaggio del vetro.

    PET

    Perché non esistono centri di raccolta comunali per le bottiglie per bevande in PET?

    I centri di raccolta comunali comporterebbero un dispendio troppo elevato in termini economici e di personale, che ricadrebbe a carico dei comuni e quindi dei contribuenti, benché per legge questi servizi andrebbero finanziati dal commercio. Secondo l’Ordinanza sugli imballaggi per bevande (OIB), infatti, la responsabilità della raccolta del PET spetta esclusivamente ai fornitori di bevande in bottiglie in PET.

    Oltre che per questioni giuridiche, l’Associazione PET-Recycling Schweiz sconsiglia anche per altri motivi l’allestimento di centri di raccolta comunali non sorvegliati. L’esperienza ha, infatti, dimostrato che tali centri di raccolta spesso vengono mal utilizzati come discariche selvagge di rifiuti domestici e di altro genere, anche soggetti a un’imposta. In questo modo per i comuni le spese aumentano ulteriormente. La rete di raccolta esistente permette di sgravare gli oneri della pubblica amministrazione.

    Perché posso raccogliere separatamente solo bottiglie per bevande in PET?

    In che modo viene finanziato il riciclaggio del PET?

    Nel prezzo di vendita di una bottiglia per bevande in PET è compreso un contributo di riciclaggio anticipato (CRA) di 1,8 centesimi, con il quale si finanzia la reimmissione degli imballaggi per bevande in PET nel circuito economico-produttivo. Il CRA rappresenta un puro strumento finanziario, privo di finalità di profitto o di gestione. I proventi che ne derivano vengono utilizzati per la raccolta, lo smistamento, il trasporto, l'amministrazione/i contenitori per la raccolta e la comunicazione.

    Quanta energia si risparmia riciclando il PET rispetto a una nuova produzione di PET?

    Si può risparmiare circa il 60% dell’energia.

    Quali bottiglie non vanno raccolte insieme alle bottiglie per bevande in PET?

    Le bottiglie in PET per olio e aceto, le bottiglie di latte in PE (raccolta differenziata nei negozi Coop e Migros), i flaconi di shampoo e bottiglie in materiale plastico di altro genere non vanno raccolte insieme al PET.

    Gli imballaggi con il simbolo triangolare "PET" e l'1 al centro possono essere smaltiti nella normale raccolta del PET?

    No, non è opportuno. La raccolta nazionale del PET è riservata esclusivamente alle bottiglie per bevande. Il pittogramma menzionato dà solo informazioni relative alla proprietà del materiale e non ne indica la riciclabilità.

    Tessili e scarpe

    Conviene esportare abiti usati?

    L’esportazione di indumenti non smistati non è priva di problemi, né dal punto di vista ecologico né da quello giuridico. Gli indumenti non smistati non possono essere valorizzati in quanto tali. Solo dopo uno smistamento preliminare in vari gruppi di prodotti (p.es. abiti estivi, abiti invernali, stracci, ecc.) diventa conveniente riutilizzare e riciclare questi prodotti. Lo smistamento assicura che la parte di scarto non riutilizzabile non sia esportata, ma venga riciclata a regola d’arte in Svizzera. Lo smistamento dei prodotti raccolti, inoltre, crea posti di lavoro in Svizzera.

    Cosa succede agli indumenti usati raccolti?

    Gli indumenti usati vengono smistati in: prodotti tessili ancora utilizzabili, materie prime per l’industria degli stracci e l’industria tessile e della carta, rifiuti. Gran parte del materiale raccolto in Svizzera viene venduto all’estero. Per evitare di esportare rifiuti e prodotti tessili non utilizzabili, gli indumenti devono già essere stati smistati in Svizzera.

    Qual è la percentuale di abiti raccolti dopo l’uso?

    La quantità di indumenti raccolti ogni anno in Svizzera è in costante aumento e attualmente è di circa 45.000 tonnellate all’anno. Pertanto, la percentuale di materiali tessili riciclati in Svizzera è pari a circa il 50 – 55 percento.

    Quali prodotti tessili possono essere raccolti?

    Abiti per uomo, donna, bambino puliti e ancora utilizzabili e scarpe (legate per paia). Inoltre, anche biancheria da tavola, da letto e per la casa, biancheria intima e calzini puliti, cinture e borse, pupazzi in peluche, trapunte e cuscini in piumino. Non si raccolgono abiti sporchi, scarti di taglio, scarpe singole, scarponi da sci, pattini da ghiaccio, pattini a rotelle, stivali in gomma. Tessili e scarpe.

    Quali sacchi devo utilizzare per consegnare i tessili negli appositi contenitori?

    Basta scegliere un sacco di plastica resistente e chiuderlo con un nodo saldo. Non serve impiegare i sacchi specifici di un riciclatore di tessuti.  

    Come smaltisco le scarpe con le lucine o altri tessici dotati di parti elettroniche?

    L’UFAM ha deciso che, per il momento, tali capi vanno gettati nella spazzatura. Da un lato, perché sono pochi e, dall'altro, perché le parti elettriche contenute nei tessuti sono minime.

    Dispositivi di illuminazione

    Come viene finanziato il riciclaggio di dispositivi di illuminazione?

    Dal 2005 il riciclaggio dei dispositivi di illuminazione viene finanziato mediante una tassa anticipata di riciclaggio. Questa tassa si applica ai dispositivi di illuminazione in commercio in Svizzera e viene, dunque, pagata dai consumatori. Ammonta a 18 centesimi al pezzo.

    Cosa fare quando si rompe una lampadina a risparmio energetico?

    Quando si rompe una lampadina a risparmio energetico, per prima cosa occorre aprire la finestra. Arieggiare bene e, se possibile, creare una corrente d'aria. Raccogliere con un panno i cocci e la polvere luminescente, facendo attenzione a non tagliarsi. Poi portare il tutto, imballato ermeticamente, presso un centro di raccolta o gettarlo nel sacco della spazzatura (nota: la rottura è l’unico caso in cui una lampadina a risparmio energetico può essere gettata nel sacco della spazzatura).

    Quali sostanze sono contenute in un dispositivo di illuminazione? Queste sostanze sono pericolose?

    I dispositivi di illuminazione contengono vetro, metalli (alluminio, ferraglia di acciaio, ottone, ecc.), mercurio, sodio, sostanze luminescenti con varia composizione (p.es. antimonio, bario, piombo, indio, sodio, terre rare).

    La paura di possibili pericoli per la salute in caso di rottura di lampadine a risparmio energetico spesso non è correlata a rischi reali.

    In tutte le operazioni e i processi di lavoro nei centri di raccolta e di distribuzione, le quantità massime inalabili di vapori di mercurio sono da venti a mille volte inferiori rispetto alle quantità assorbite ogni anno nelle aree urbane a causa della concentrazione effettiva nell’ambiente. Pericoli per la salute si avrebbero soltanto nella peggiore delle ipotesi, ad esempio se in una centrale logistica cadesse un pallet intero di lampadine e queste si frantumassero.

    Il mercurio proveniente dalla rottura di una lampadina a risparmio energetico e il maneggiare i contenitori durante le operazioni di ritiro non comportano alcun rischio per la salute. Tuttavia, si invita alla massima prudenza quando si manipolano lampade a scarica di gas.

    Dove si possono restituire i dispositivi di illuminazione?

    I dispositivi di illuminazione (senza lampade a incandescenza universali e alogene) e le lampadine possono essere restituiti gratuitamente presso il vostro rivenditore di fiducia oppure, sempre gratuitamente, presso un punto di raccolta ufficiale SENS

    Quali dispositivi di illuminazione vengono raccolti separatamente?

    Si raccolgono separatamente lampadine fluorescenti compatte (lampadine a basso consumo energetico), lampadine/tubi fluorescenti (ad alta e bassa pressione) e lampade a LED. Qui trovate un elenco dettagliato dei dispositivi di illuminazione da raccogliere separatamente:  Catalogo delle sorgenti luminose in obbligo della ORSAE, SLRS.
    Le lampade a incandescenza universali e le lampade alogene possono essere gettate nel sacco della spazzatura. Dispositivi di illuminazione

    Latta bianca e 'acciaio

    Come viene finanziato il riciclaggio della latta d’acciaio?

    Per finanziare le proprie attività, in Svizzera Ferro Recycling preleva dalle aziende di inscatolamento e dagli importatori di barattoli un contributo di riciclaggio anticipato (CRA) pari a 0,85 centesimi per ogni barattolo fino a 1,5 litri e 1,7 centesimi per ogni contenitore ad uso gastronomico fino a 5 litri.

    Che cos’è la latta bianca?

    La latta bianca è latta d’acciaio stagnata.

    Perché è bene comprimerla/schiacciarla?

    Comprimere i barattoli per conserve consente di risparmiare spazio e di ridurre il numero dei trasporti e i costi logistici.

    È possibile raccogliere separatamente i tappi a corona delle bottiglie di birra?

    La maggior parte dei tappi a corona delle bottiglie di birra sono fatti di latta bianca e possono quindi essere raccolti separatamente.

    Pile

    Cosa succede alle pile usate?

    Per garantire lo smaltimento corretto e controllato, le pile e gli accumulatori usati vengono trattati quasi esclusivamente in Svizzera. Nell’ambito di un processo articolato in varie fasi, nello stabilimento della Batrec SA a Wimmis si provvede a disassemblarli meccanicamente e chimicamente con le tecnologie più avanzate. Durante questa operazione si recuperano in primo luogo ferromanganese e zinco. Le parti in materiale plastico vengono scomposte nel corso del processo e il loro contenuto energetico viene utilizzato.

    Perché le pile usate devono essere restituite?

    Le pile contengono grandi quantità di zinco, piombo, cadmio e mercurio, che non possono essere degradate organicamente nel terreno. I metalli pesanti, i sali, gli acidi e le soluzioni alcaline delle pile inquinano l’ambiente e rappresentano un pericolo per la salute. È per questo che le pile vanno restituite e riciclate.

    Quante e quali pile vengono vendute in Svizzera?

    Dove si possono portare le pile usate?

    Una cosa che molti non sanno: in Svizzera vige l’obbligo del ritiro. Chi vende pile e accumulatori è tenuto per legge a ritirarli gratuitamente dopo l’uso. In Svizzera quest’obbligo riguarda circa 12.000 punti vendita: negozi al dettaglio, grandi magazzini, negozi specializzati in apparecchi fotografici, elettronici e telefonia mobile, chioschi, negozi di stazioni di servizio, uffici postali ecc. Le pile per autoveicoli possono essere consegnate presso tutte le autofficine e i negozi specializzati. INOBAT mette a completa disposizione dei commercianti tutta l'infrastruttura necessaria, vale a dire contenitori di raccolta, materiale informativo e trasporti gratuiti fino all’impianto di riciclaggio. Il finanziamento è assicurato mediante la TSA.

    Carta e cartone

    I libri possono essere depositati insieme alla carta straccia?

    È possibile raccogliere le pagine dei libri, private della rilegatura (dorsi e pagine cartonate) e comunque solo se non incollate.

    I motivi sono i seguenti: il cartone, semplice o rivestito con strati di pellicola, disturba i processi di trattamento della carta straccia. Anche i libri tascabili creano problemi alla raccolta differenziata, perché contengono colla. È quindi necessario tagliare il bordo posteriore delle pagine, perché altrimenti la colla interferisce negativamente sul processo di pulitura della carta straccia.

    Le scatole della pizza possono essere smaltite con il cartone?

    A causa dei residui di grasso, le scatole della pizza interferiscono con il processo di riciclaggio.  Per questo motivo, queste confezioni possono venir consegnate alla raccolta del cartone solo se sono pulite. Consigliamo di ritagliare la parte unta e di gettarla nella spazzatura e smaltire invece il resto con il cartone. Un ulteriore suggerimento: la scatola della pizza sporca può essere bagnata con acqua e quindi appallottolata, risparmiando così spazio nella pattumiera.

    Apparecchi EE

    Come funziona il sistema di ritiro di Swico Recycling?

    Produttori e importatori applicano sugli apparecchi venduti in Svizzera e nel Principato del Lichtenstein il contributo di riciclaggio anticipata (CRA). Distributori e commercianti a loro volta applicano questa tassa ai clienti finali.

    Il pagamento dello CRA autorizza il cliente finale a restituire gratuitamente il proprio apparecchio usato a un negozio specializzato, al produttore, all’importatore o a un punto di raccolta. Dai punti di raccolta, gli apparecchi vengono poi inviati a un partner di riciclaggio di Swico. In Svizzera e nel Principato del Liechtenstein le aziende possono compilare un apposito ordine di ritiro, disponibile sul sito www.swicorecycling.ch.

    Il riciclatore provvede a scomporre gli apparecchi, rimuovere le componenti contenenti sostanze nocive e frantumare le parti rimanenti, in modo da recuperarne i materiali riciclabili.

    Questo processo è finanziato con il contributo di riciclaggio anticipata, che produttori e importatori rigirano interamente a Swico Recycling.

    Dove si possono restituire gli apparecchi elettrici ed elettronici?

    Questi apparecchi possono essere restituiti al commerciante, senza tener conto del negozio in cui l’apparecchio è stato originariamente acquistato. Se un negozio vende apparecchi di tipo simile al vostro usato, secondo quanto previsto dall’ORSAE (Ordinanza concernente la restituzione, la ripresa e lo smaltimento degli apparecchi elettrici ed elettronici) è tenuto a ritirare gratuitamente il vostro apparecchio.

    È obbligatorio restituire gli apparecchi elettrici ed elettronici?

    Quali sono gli apparecchi elettrici ed elettronici che possono essere restituiti?

    In linea di principio: vengono considerati rifiuti elettrici tutti gli apparecchi che consumano elettricità a partire da una presa di corrente, una pila o un accumulatore e, in quanto tali, vanno correttamente smaltiti. Un’altra caratteristica inequivocabile è la presenza di interruttori, cavi, schermi e luci. Vi invitiamo a restituire anche apparecchi di piccole dimensioni o pezzi isolati di apparecchi. Ma presso i punti vendita si possono restituire gratuitamente non soltanto televisori, stampanti e computer, bensì anche videogiochi, CD dati e musicali, DVD e dischi Blu-Ray senza custodia.

    Alluminio

    Come si smaltiscono le candele per scaldavivande?

    Il contenitore in alluminio delle candele per scaldavivande può essere depositato nella raccolta dell’alluminio. È necessario rimuoverne il più possibile ogni residuo di cera.

    Dove si smaltiscono gli imballaggi in alluminio?

    Nel contenitore di raccolta del vostro comune (spesso insieme agli imballaggi in latta d’acciaio) o presso un’azienda locale di recupero materiali. Consultando il sito www.recyclingmap.ch potete facilmente individuare dove si trova il punto di raccolta più vicino.

    I coperchi dello yogurt, il foglio di alluminio e i tubi di alluminio vanno smaltiti nel contenitore di raccolta dell’alluminio?

    I tubetti di alluminio vanno sempre consegnati alla raccolta dell'alluminio. Uno studio dell’EMPA ha confermato che è opportuno riciclare i tubi di alluminio (nonostante i possibili residui come la senape o la maionese). Per il resto, va tenuto conto che se è illustrato il simbolo del riciclaggio, lo smaltimento con la raccolta dell’alluminio è possibile, ma se il simbolo non è presente, è molto probabile che si tratti di metallo composito, che deve quindi essere gettato nella spazzatura. Lo stesso vale per il coperchietto dello yogurt e il foglio di alluminio.

    Vale la pena riciclare il coperchietto dello yogurt e il foglio di alluminio che avvolge i cioccolatini? C’è ancora un beneficio ambientale, soprattutto nel caso del coperchietto dello yogurt, che necessita di un risciacquo?

    Ha assolutamente senso riciclare sia i coperchi dello yogurt che il foglio di alluminio delle tavolette di cioccolato.

    È necessario tener conto dei punti seguenti:

    • Il prodotto riporta il pittogramma del riciclaggio dell'alluminio
    • Appallottolare il foglio di alluminio (in modo che possa essere fuso meglio e non venga sollevato in aria dal calore)
    • Lavare nel modo più delicato possibile (per esempio, mentre già si stanno lavando i piatti, immergere brevemente il foglio di alluminio in acqua; per il processo di riciclaggio, non deve essere perfettamente pulito)

    Il lavaggio aiuta soprattutto a garantire che nessun animale o insetto sia attratto dagli odori nei centri di raccolta. Nell'impianto di fusione dell'alluminio, tale sporcizia non fa grande differenza.

    Come viene finanziato il riciclaggio dell’alluminio?

    Le attività di raccolta differenziata e riciclaggio vengono finanziate con il contributo di riciclaggio anticipato (CRA), che per barattoli, vaschette e tubetti ammonta a un centesimo a imballaggio. Altri contributi vengono ricevuti dall’industria dell’alluminio e da Nespresso.

    Come si smaltiscono le vaschette in alluminio per cibo per animali?

    Si tratta di un materiale di grande valore che dovrebbe assolutamente essere reintegrato nel circuito produttivo. Non è necessario rimuovere l’etichetta di carta: la sua presenza non danneggia il processo di riciclaggio. Come i barattoli in alluminio e tutti gli imballaggi provvisti del simbolo del riciclaggio, anche i tubetti in alluminio costituiscono un materiale riciclabile prezioso. Spremere accuratamente il tubetto, rimuovere il tappo in plastica e gettare il tubetto nel contenitore.

    Le vecchie bottiglie riutilizzabili possono essere smaltite nella raccolta dell’alluminio?

    Purché la bottiglia a rendere sia in alluminio e riporti il simbolo di riciclaggio, può essere regolarmente raccolta e riciclata con l’alluminio.

    Bioplastiche

    La bioplastica è più ecologica della plastica convenzionale?

    Swiss Recycling non prende posizione sulle plastiche biodegradabili, né esiste una dichiarazione generalmente valida, considerato che bisogna sempre tener conto dell'intera situazione dall'estrazione delle materie prime allo smaltimento e ciò necessiterebbe di una valutazione del ciclo di vita. Soprattutto nel caso di sostanze che possono essere utilizzate anche come alimento, il bilancio ambientale risulta spesso negativo.

    È possibile smaltire la bioplastica (come p. es. il PLA) nella raccolta dei composti organici?

    Noi seguiamo le raccomandazioni dell’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM). La bioplastica va smaltita con i rifiuti domestici e non con i composti organici.  Il motivo è che la bioplastica non può rilasciare alcun nutrimento nella composta o nel terreno e quindi non rappresenta alcun valore aggiunto nello smaltimento. Nell'impianto di incenerimento dei rifiuti, invece, le bioplastiche contribuiscono a generare nuovo calore e quindi energia ed elettricità. Inoltre, le bioplastiche sono ricollegabili al riciclaggio ("biodegradabili") o alle risorse ("realizzate con risorse/materiali rinnovabili"). La degradabilità di questi materiali non è garantita.

    Altre frazioni

    I tappi in sughero si possono/devono riciclare?

    Il sughero è un materiale naturale pregiato, che ha bisogno di tempo per ricrescere. Pertanto riciclare il sughero (e anche i tappi di sughero) conviene. I tappi per bottiglia usati, per esempio, possono essere lavati e triturati in trucioli di sughero. Con l’aggiunta di una colla naturale se ne ricava sughero pressato, utilizzato in varie applicazioni industriali.

    Come e dove si ricicla l’olio usato e cosa se ne ricava?

    Negli impianti per il trattamento dell’olio usato, l’olio viene disidratato e filtrato finemente attraverso un filtro angolare a lamelle. L'acqua e le particelle solide separate vengono incenerite. A seconda della qualità dell’olio, si seguono due metodi di riciclaggio:

    1. l’olio di qualità peggiore (che comprende anche l’olio usato/olio alimentare non raccolto separatamente) viene utilizzato come combustibile secondario nell’industria cementiera.
    2. L’olio di qualità sufficientemente buona viene trasportato all'interno di autocisterne verso raffinerie in Germania, dove lo si trasforma in prodotti nuovi (materie prime per i produttori di lubrificanti). La resa è pari al 65%. Il restante 35% si suddivide tra altri prodotti, come un 20% di gasolio per uso industriale, un 10% di acqua, un 4% di perdita e un 1% per consumo diretto.

    L’olio usato viene raccolto separatamente dall’olio alimentare?

    Se si vuole garantire purezza, occorre procedere – nei limiti del possibile - a una raccolta differenziata.

    In linea di principio: meglio si differenza, migliori saranno le possibilità di riciclaggio. Nel caso degli oli usati, inoltre, si può differenziare tra olio per motore, olio di trasformatori, olio idraulico ecc.

    Si può riciclare il polistirene?

    Il polistirene (polistirolo espanso) può essere riciclato. Alcuni comuni mettono a disposizione della cittadinanza punti di raccolta per il PSE (polistirene). Piccole quantità di PSE ad uso domestico possono essere gettate anche nel sacco della spazzatura. Le chips riempitive per imballaggi sono spesso in amido di mais e non possono essere riciclate. Inoltre, sempre più frequente è l'impiego di PE espanso o PP, materiali che non possono essere raccolti/riciclati insieme al PSE. Per informazioni più dettagliate – anche sui quantitativi - vi invitiamo a contattare l’EPS Verband Schweiz (Associazzione Svizzera PSE www.epsschweiz.ch).

    Dove posso smaltire i vecchi pneumatici della mia auto?

    Gli pneumatici usati, con o senza cerchioni, possono essere restituiti presso i punti vendita o le autofficine.

    Come si riciclano le bombolette spray di lacca per capelli, deodorante, schiuma da barba, vernice o panna montata?

    Sarebbe ragionevole smaltire le bombolette spray vuote insieme alla raccolta dei metalli usati. Tuttavia, c’è il rischio relativamente grande che le bombolette spray contengano ancora residui di gas propellenti esplosivi (simbolo di pericolo di colore arancione), provocando problemi di sicurezza in fase di trattamento delle ferraglia metallica.

    Singole bombolette spray di uso domestico vengono gettate insieme agli altri rifiuti urbani. In proposito, è bene comunque osservare le regole/avvertenze di smaltimento elaborate dal proprio comune.

    Grandi quantità di bombolette spray raccolte separatamente vengono considerate rifiuti speciali e come tali vanno smaltite separatamente. Le bombolette spray - anche se vuote - non vanno raccolte insieme ai metalli usa

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